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C a t a l o g o
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Recensione |
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Documentario girato in 7 giorni da A. Kiarostami, che nel marzo 2000 fu chiamato dall'IFAD (International Fund for Agricultural Development), organismo dell'ONU, per visitare i centri dell'UWESO (Ugand Women's Effort to Save Orphans) in Uganda, dove 1800000 adolescenti e bambini sono orfani a causa della guerra civile negli anni '80 e poi dell'Aids (due milioni di morti, su una popolazione di ventidue). Popolato di donne e bambini, è un film un po' inamidato e accademico nelle sue cadenze di documentario ora didattico ora folcloristico, ma riscattato dalla sensibilità del regista e dall'onestà del suo sguardo pudico (come filmare il dolore?), come mostrano la visita nell'ospedale per malati terminali, il particolare straziante del piccolo cadavere impacchettato e portato via in bicicletta e la lunga sequenza al buio durante l'interruzione notturna dell'energia elettrica nel corso di un temporale. A. Kiarostami è anche montatore e produttore con Marin Karmitz. Fotografia di Seifollah Samadian, suono di M. Reza Rafirasme. |
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Cineteca dei
Ragazzi - Centro di Documentazione Cinematografica sull'Infanzia e
sull''Adolescenza |
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