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C a t a l o g o
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Recensione |
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Privi - o quasi - della memoria del passato, i sopravvissuti all'apocalisse atomica vivono nelle caverne allo stadio semitribale, riuniti in clan per difendersi dai pericoli di una natura ormai ostile e sconosciuta. I capi hanno imposto regole ferree di convivenza e per scongiurare il pericolo della sovrappopolazione comandano ai loro giovani l'astinenza sessuale. In una di queste tribł, il giovane David uccide il capo che vuole sottrargli la compagna Sarah e, costretto all'esilio, intraprende un viaggio avventuroso nel mondo oltre i rassicuranti confini del villaggio. Raggiunta, insieme con un pugno di amici, una fatiscente cittą - ultima testimonianza della civiltą annientata - David e Sarah si imbattono in Neil e Judith, una coppia che č riuscita a conservare l'uso della tecnologia. I due, apparentemente immortali, mostrano ai ragazzi una possiblile felicitą, ma il modello di vita prospettato si rivela ben presto un incubo di sesso, droga e violenza che rinnega qualsiasi speranza di un futuro migliore.
Larry Clark (autore di Kids e Another Day in Paradise) rielabora il soggetto dell'omonimo film di Roger Corman del 1958 (Teenage Caveman) tentando un abbinamento tra racconto post-apocalittico e istanze libertarie e provocatorie contro i falsi miti di ogni societą del benessere. Visto come denuncia di una cultura prevaricatoria e autodistruttiva, il film presenta qualche motivo di interesse, ma la regia cade pił volte nei tranelli della descrizione metaforica pił superficiale, ulteriormente appesantita da uno stile di riprese enfatico e virtuosistico. Lo spunto drammatico di una ingegneria genetica deviata portatrice di un illusorio paradiso artificiale che deve cercare stimolo nel piacere proibito della manipolazione delle coscienze resta, in tal modo, marginale e molto poco anticonformista. Il film del 1958 viene esplicitamente citato attraverso alcuni spezzoni che scorrono sul televisore di Neill e Judith. L'infaticabile Samuel Z. Arkoff, artefice di "storici" B-Movies degli anni '50 e '60, figura tra i produttori. |
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