::
C a t a l o g o
:: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Recensione |
|
|
|
|
Vicino a Cinecittą, in una grande palazzina anonima, c'č l'Atesia che gestisce il pił grande call center d'Italia. Vi lavora un esercito di lavoratori precari senza futuro, quasi tutti giovani, sottoposti a un micidiale sfruttamento che ha aspetti persino assurdi per un osservatore esterno, ma sicuramente non per i padroni dell'azienda che ne cavano lauti profitti. Celestini registra volti, voci e resoconti di questi nuovi poveri, raccontando l'inizio e gli sviluppi della loro autorganizzazione, il primo sciopero, qualche piccola vittoria, il loro isolamento, la mancanza di protezioni sindacali, il disinteresse dei partiti e delle istituzioni pubbliche. Quante sono in Italia le vittime della precarietą che nel gergo del neocapitalismo č definita flessibilitą del lavoro? Un milione e mezzo, due, tre milioni? I limiti del film sono l'esposizione monocorde e un po' ripetitiva e la debolezza di sintesi che ne denuncia la prolissitą. Come ballata del disincanto č parzialmente riuscito. Non bisogna perdere l'apologo iniziale della goccia d'acqua, ripetuto in chiusura. Musiche di Celestini, Roberto Boarini, Matteo D'Agostino, Gianluca Casadei. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Cineteca dei
Ragazzi - Centro di Documentazione Cinematografica sull'Infanzia e
sull''Adolescenza |
via Gentile Bellini, 6
20146 Milano
tel. 02425619 fax 0248954183
sito:
www.cinetecadeiragazzi.com mail:
info@cinetecadeiragazzi.com |
|