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Grande cocomero (Il)

 
 
 

Regista

Francesca Archibugi  
  Nazionalità Italia Francia  
  Genere Drammatico  
  Anno di produzione 1993  
         
 

Recensione

   
 

Alle prese con la dodicenne Pippi (A. Fugardi), figlia di borgatari arricchiti e affetta da ricorrenti crisi epilettiche, Arturo (S. Castellitto), psichiatra infantile, tenta – contro le apparenze e le norme – una terapia analitica.
Ispirato alle esperienze del neuropsichiatra Marco Lombardo Radice, è il caso raro di un film italiano con un eroe positivo, un personaggio vincente.
Con una tecnica drammaturgica attenta alle dinamiche del cinema americano e alla lezione della miglior commedia italiana, F. Archibugi racconta con cura intelligente l'ambiente ospedaliero, il retroterra familiare dei personaggi, le figure minori.
È un film aperto alla forza dell'utopia, segnato da un pessimismo attivo e da una stoica compassione.
La regista penetra nel mondo infantile, comportandosi come un ospite, e si muove in quello del dolore con la leggerezza pensosa di chi sa dosare umorismo e rispetto, affetto e lucidità. 3 Nastri d'argento e 3 David di Donatello.

 
 
 
Recensione tratta da Il Morandini 2009
Dizionario dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini
Zanichelli editore
Destinatari

D. 14-18 anni
E. Dai 18 in su

Argomento

Amicizia
Comunicazione (difficoltà di)
Disagio psichico
Malattia

Anno di ambientazione

1993

     
Sesso ed età dei protagonisti

Femmina 12 anni

     
Presente in archivio

Si

   

 

 
     
     

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