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C a t a l o g o
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Recensione |
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Un anziano pescatore vive con una sedicenne da quand'era bambina, sulla sua barca, ormeggiata in mare aperto. Ha deciso di sposarla quando lei compirà i 17 anni. Intanto bersaglia con l'arco gli uomini che traghetta se si azzardano a farle la corte. E usa l'arco come strumento musicale e tramite per predire il futuro con un macchinoso sistema. L'equilibrio si rompe con l'arrivo di un giovane che si innamora, ricambiato, della ragazza cui regala un walkman. La coerenza col marchio di fabbrica tematico-stilistico di KKd è garantita. Prodotto e scritto dal regista, girato in 17 giorni, è una summa del suo cinema, ricco di autocitazioni e ammiccamenti. Il suo talento visivo è fuori discussione anche in questo film autoindulgente e autocelebrativo. Sbaglia, però, chi parla di misoginia: la ragazza, in apparenza succube, fa da antenna al destino, porta in sé un'energia sovversiva. Esposto a “Un Certain Regard” di Cannes 2005. |
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Cineteca dei
Ragazzi - Centro di Documentazione Cinematografica sull'Infanzia e
sull''Adolescenza |
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