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C a t a l o g o
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Recensione |
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Ventennio di vita, a cavallo della guerra 1939-45, di una famiglia proletaria di Liverpool vista con gli occhi di un bambino. La 1ª parte (“Distant Voices”) fa perno sulla figura odiosamata del padre; la 2ª (“Still Lives”) dà spazio alla madre, alle sorelle, agli amici. 2° bellissimo film di Davies: struggente e duro, lucido e commovente con un dolcemente impietoso giudizio sulla volgarità dell'universo maschile. Costruzione a mosaico, sconnessioni temporali, ellissi veloci, sintesi fulminee; le canzoni sono il tramite e il deposito della memoria collettiva, l'onda musicale che apre e chiude le cicatrici comuni. “Il ritratto più vivido, condensato e penetrante della classe operaia nell'arte contemporanea britannica” (D. Robinson). Pardo d'oro ex aequo a Locarno. |
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Cineteca dei
Ragazzi - Centro di Documentazione Cinematografica sull'Infanzia e
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