Recensione

Ben, impacciato adolescente figlio di una bacchettona peccatrice e un padre succubo, diventa l'assistente di Evie, un'attrice anziana, capricciosa ed eccentrica, ma vitale e simpaticissima.
Il rapporto che nasce tra loro aiuterà Ben a scoprire il mondo dell'arte e della letteratura e a superare le timidezze e i disagi della sua età e della rigida educazione materna guardando al futuro con gioioso ottimismo.
Esordio alla regia cinematografica dello sceneggiatore e regista teatrale J. Brock – con riferimenti autobiografici al suo rapporto con l'attrice Peggy Ashcroft – è una elegante commedia sul passaggio all'età adulta un po' didascalica, non originale e non abbastanza coraggiosa (s'ispira a Harold & Maude di H. Ashby senza osare altrettanto), ma gradevole, onesta e a tratti divertente.
Il merito è più del tenero R. Grint (il rosso Ron, amico di Harry Potter) che non di J. Walters (premiata con il regista al Festival di Mosca), che è brava ma non simpatica come la Maude di Ruth Gordon.
L. Linney è la terribile madre di Ben.