|
Clara, donna giovane e emancipata, dà alla luce un bambino autistico che chiama Juan. Nonostante i consigli in senso opposto, decide di non farlo ricoverare in un centro psichiatrico. Di anno in anno, Juan trasforma radicalmente la vita di Clara. Il bambino manifesta una grande sensibilità e una strana lucidità psicotica. Madre e figlio cominciano un processo involutivo che li separa dal mondo esterno (famiglia, amici, ecc.). Mentre la dottoressa l'invita a "razionargli le carezze", Clara fa l'opposto: trascura il lavoro e il suo uomo e si confina in casa con il figlio, precipitando in una psicosi. I due assumono abitudini sempre più simili: si abbrutiscono nell'isolamento mentre la loro casa va in sfacelo. Il figlio vuole costantemente accarezzarla, abbracciarla, baciarla. Quando la situazione si fa insostenibile, Clara prende e dà a Juan un sedativo in dose mortale. |
|